Your gateway to endless inspiration
Ti amo ancora ancora adesso se non sento la tua voce per giorni mi sento spaesato mi sento come se fossi vuoto, come se non sapessi dove andare, ci tengo ancora a te ci tengo ancora a quello che ci siamo detti sono le parole a cui tengo di più quelle che ti ho detto stringendoti la mano, io ancora ti penso spesso e non so se ti interessa saperlo ma te lo dico lo stesso, magari hai voglia di sentirmi, no? No, non hai più voglia e l'ho accettato.
Ho accettato di vederti andare via senza nemmeno salutarmi ho accettato di guardarti per sbaglio, di sfuggita e poi pensarti per tutto il giorno e va bene così; io ti amo ancora e ancora adesso non so se riuscirò mai a dimenticarmi di te non so se riuscirò mai a scordarmi dei tuoi sorrisi che facevi solo a me non lo so, ma è ok.
Ho capito che certe cose non sono destinate ad essere e non puoi farci niente nemmeno se ti ci impegni nemmeno se ci metti tutto il cuore possibile e mi fa incazzare questa cosa che ancora ti penso perché non è giusto non è giusto per il mio cuore. Quello che voglio dirti è che io ti amo ancora ma vorrei che non fosse più così.
(Gabriele Caruso)
Ho letto dei post qui su Tumblr di gente che chiede o si esprime, se sia più doloroso un male fisico o il male “d’amore”, o sentimentale se preferite. E voglio dire la mia. Scrivo con cognizione di causa, visto che dolore fisico ne ho provato parecchio e di diverso tipo negli anni (male a denti, costole rotte, lussazioni, operazione all'osso del piede, schiacciamento delle vertebre, naso rotto,…) e purtroppo anche “mal d’amore” (due volte, l’ultima di recente). E specifico non sono un ragazzino, ho 36 anni. Non certo uomo navigato, ma nemmeno alle prime armi. Premetto che non faccio confronto con mali fisici estremamente gravi, come malattie terminali o altro, non sarebbe giusto con chi quel dolore se lo porta per una vita intera e a volte ci muore pure. Tuttavia per la mia esperienza, non c’è niente che faccia più male della sofferenza causata dall'Amore. E badate bene, amore con la A grande, non cottarelle estive, o infatuazioni giovanili.
Un dolore fisico per quanto intenso, ha una fine, può durare mesi certo, ma sai che ha una data di scadenza e questo ti aiuta a sopportare, perché sai che finirà. E puoi far conto su antidolorifici che ti aiutano a passarla “bene”, o a tirare avanti finché non finisce.
Ma l’Amore, una delusione sentimentale beh…non c’è storia. Non sai quanto finirà, a volte te lo trascini per anni, e anche se il tempo fa il suo corso e il dolore sparisce, la cicatrice non si rimargina, e il ricordo rimane sempre li ben impresso, e torna a bussare alla tura porta di tanto in tanto.
Ti porta un insieme di emozioni negative, di stati d’animo logoranti, e a volte anche male fisico vero e proprio, anche se ferite visibili non ne hai.
Non hai fame, o non hai voglia di mangiare, insonnia, mal di testa, depressione, malinconia, tristezza, a volte voglia di non fare nulla come se fossi privo di energie. Ma soprattutto le due cose più devastanti: un senso di vuoto che non riesci a colmare, e il senso di impotenza nel non riuscire a cambiare le cose a tuo favore.
Si gli amici ti aiutano, sopratutto i buoni Amici, e sei hai interessi riesci a distrarti per un po’, ma quando arrivi a fermarti, o quando è sera e sei a casa tua da solo, nel tuo letto…li tutto torna, ed è come un macigno enorme e dannatamente pesante, hai la sensazione di poter essere schiacciato da un momento all'altro.
Ci sono alti e bassi, giorni in cui vedi tutto nero, e giorni in cui le tinte si fanno più grigio, ma non riesci a vedere la luce in fondo al tunnel, non sai quando finirà.
Il tutto è ancora più accentuato se prima, con la persona causa del tuo male, hai toccato per un attimo la vera Felicità, ed eri convinto che fosse davvero quella che stavi aspettando.
Chi ha detto “meglio aver amato e perso, che non aver amato mai” non aveva veramente idea di quello che stava dicendo, zero proprio. Mai cazzata più grande è stata pensata!!
Oltretutto, è bene ricordare che il lieto fine garantito esiste solo per i protagonisti delle fiabe. Per quanto rispetti le idee di tutti, mi vien da ridere leggere chi scrive “prima o poi andrà bene, vedrai…” o “il dolore che provi presto sarà trasformato in felicità...”, che inguaribili ottimisti.
(Non sono un tipo ottimista o pessimista, ma Realista, analizzo i fatti e le cose concrete. Non credo nel fato e nel destino, ne tanto meno nel karma, o in esseri “superiori” che giocano a dati con il mondo.)
Detto ciò, non significa che ci si deve rassegnare a soffrire per sempre, la vita va comunque vissuta fino in fondo, con i tutti i pro e i contro…ma senza aspettarsi troppo o creandosi false illusioni...IMHO
Beh questo ovviamente è il mio pensiero, non certo la verità assoluta. Ogni caso va da se, questo è chiaro. Io parlo per la mia esperienza personale e per quello che ho provato e sto provando tutt'ora. P.S. A volte è più semplice odiare la persona che ci ha causato il male che sentiamo, è più facile dimenticarla se ci ha fatto soffrire di proposito e se assegniamo alla stessa dei ricordi negativi. Ma, almeno nel mio caso, non è cosi, no ho litigato, ne provo odio, ne ho ricordi negativi. Anzi solo cose buone, e questo di certo non aiuta.
"La delusione è un'ascia affilata nello stomaco, dove volavano farfalle. È precipitare. È un po' morire. È rabbia, per la nostra buonafede malriposta. (...) E dopo non resta più nulla. Neanche il brivido della caduta. La delusione uccide la stima, spezza le ossa e distrugge l'amore."
- Carla Casolari